La storia dei laghi di Revine e Lago

I laghi di Santa Maria e di San Giorgio, comunemente detti di Revine, sono due centri pulsanti nell’ecosistema della Valsana e per le scelte prese sul territorio e le sue risorse. 

Il complesso dei Laghi glaciali

Ci sembrava doveroso dedicare ampio spazio alla storia di questi preziosi specchi d’acqua, attorno ai quali si sviluppa la ricca cultura contadina che ha contraddistinto il paesaggio della Valmareno.

I laghi fanno parte del complesso dei Laghi Lapisini insieme ai laghi di S. Croce, Lago Morto, di Restello, il laghetto di Negrisiola, e quello scomparso di Forcal.

Come spiegato nella Pagina sulla storia della Valsana, la formazione dei laghi è conseguente agli eventi dell’ultima era glaciale.

Quando il ghiacciaio del Piave iniziò a ritirarsi, il defluire delle acqua era sbarrato ad ovest dai cordoni collinari dei Gai e ad Est dalla frana sulla quale sorse la cittadina di Revine.

Lo stato attuale dei laghi 

L’aspetto attuale delle colline moreniche circostanti i laghi è caatterizzaato dal tipico terrazzamento sui versanti nord. Questa conformazione è indice della progressiva riduzione del bacino lacustre, che si estendeva per 8 km lungo la vallata, con una profondità di 14m. Un vero catino di cui oggi rimangono solo i due piccoli laghi (in costante restringimento a causa dei detriti e del minor afflusso d’acqua portato dai torrenti affluenti).

Non molti sanno che al termine del secolo scorso le piogge abbonanti hanno provocato lo straripamento dei laghi e ingenti danni all’agricoltura locale. A seguito di questo evento i due bacini, che fino ad allora non avevano alcun emissario, vennero congiunti al fiume Soligo dal canale “La Tajada” costruito nel 1878.

Oggi i laghi di S.Maria e San Giorgio (o di Lago) sono lunghi, rispettivamente 1.050 e 1.200 metri;la larghezza va dai 200 ai 500 metri; mentre la profondità non scende oltre i 10/14 metri.

Il lago di Santa Maria è il più piccolo dei due, con un sistema molto fragile a causa di un minor ricambio d’acqua, affidato solo a sorgenti sotterranee.

Il Lago di Santa Maria, invece, gode dell’apporto idrico di alcuni affluenti, scaricando le sue acqua nel Lago di Lago, tramite un canale creato in tempi recenti, permettendo così una migliore ossigenazione delle acque.

 

 

Il fragile ecosistema lacustre

Il fondo fangoso dei suoi bacini è ricco di sostanze nutritive che alimentano un ecosistema molto complesso.

Nel terreno paludoso cresce una vegetazione di piante e arbusti tipici delle zone umide, tra cui Code di Gatto (typha Latifoglia), G iunchi(Scirpus Lacustres), Canne Lacustri (Phragmites Communis) e i Gligli d’acqua o Ninfee.

Tra gli abitanti del lago è presente l’Anguilla, la Carpa, il Luccio, la Tinca e la Trota che sono spesso presenti nei piatti proposti dai ristoranti sulle sponde del lago (La cucina di Lago-articolo).

Maggiori informazioni sulla flora e fauna locale sono rintracciabili lungo il percorso faunistico che costeggia l’intera zona.

 

Un’agricoltura florida

In tempi recenti, una serie di bonifiche ha permesso di mettere a cultura un maggior numero di terreni tra quelli circostanti il lago. Il suolo in quest’area è particolarmente ricco e profifico grazie all’abbondanza di torba e materia argillosa. Le produzioni di ortaggi, frutti, cereali, foraggi, viti e frutteti è primaria, ma le molte aree verdi forniscono anche spazi ritagliati all’allevamento. Scopri il nostro focus sul Fasol di Lago, tesoro ritrovato sulle sponde dei Laghi.

 

Sport e cultura, cosa fare sui Laghi di Revine

Ma cosa ha da offrire un pomeriggio sulle rive dei Laghi di Revine? Una crescente gamma di attività vengono offerte sui laghi, tanto da triplicare la presenza turistica dal 2014 ad oggi.

Da non perdere il percorso pedonale intorno ai laghi, con tanto di pannelli infografici e postazioni fitnes lungo il sentiero, recentemente ristrutturato. Offerti tutto l’anno sono le escursioni guidate per mountainbike, in vespa o a cavallo, da vari provider della zona.

Di grande interesse culturale il Parco Archeolgico del Livelet, per chi volesse addentrarsi nella storia dei ritrovamenti e delle civiltà Paleolitiche del Nord-Est. (ne parlo maggiormente nell’articolo dedicato).

Diversi parchi e aree attrezzate con bar e ristoranti consentono di passare qualche piacevole ora all’area aperta, potendo approfittare di un tuffo in piscina o sul lago e provare un divertente tour in barca.  Non mancano poi festival ed eventi estivi a rendere uniche le serate in riva al lago.

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